l'ACQUA pubblica

L'acqua, elemento fondamentale perchè in un luogo sorga un insediamento urbano, diventa spesso anche elemento centrale di decoro nelle città.
In questa pagina troverete la storia dell'acquedotto e delle fontane pubbliche di Novi Ligure.


INDICE
1. L'aquedotto
2. I rii sotterranei
3. La fontana del Sale
4. La fontana di Piazza San Pietro
5. Le fontane moderne



1. L'acquedotto

Le antiche gallerie che corrono sotto il Castello di Novi Ligure, via di fuga in cso di attacco, vennero utilizzate dal 1820 per le condotte dell'acquedotto civico che incanalava le acque di una sorgente.
Un tratto di queste gallerie, accessibile dalla salita che porta al Castello (l'attuale Via Castello) è visitabile con visite guidate. 
 
 
2. I rii sotterranei

Novi è nata in un territorio ricco di corsi d'acqua che oggi non vediamo più e di cui pochi conoscono l'ubicazione.
 
(...continua)
 
 
3. La fontana del Sale

Sita nel mezzo di Piazza Dellepiane, questa è la più antica fontana pubblica cittadina ancora esistente.
La sua costruzione e il suo nome sono legati al periodo storico della disfatta di Napoleone: l'esercito francese infatti si era ritirato da Genova e resisteva nel Forte di Gavi, in attesa di combattere contro gli inglesi che nel mentre erano giunti a Voltaggio.
I francesi, consci che la battaglia sarebbe stata probabilmente molto lunga e preparandosi quindi a subire un lungo assedio dalle truppe d'Oltremanica, inviano una guarnigione a Novi Ligure per richiedere un grosso quantitativo di sale (sale che i francesi avevano qui portato dalle saline d'Oltralpe). I novesi si rifiutano di consegnare il prezioso minerale ai francesi.
Qualche tempo dopo gli inglesi entrano da vincitori a Novi, oramai libera dal giogo francese, e richiedono che sia loro consegnato il sale che i Novesi consideravano di loro proprietà poiché esso, insieme al tabacco, era formalmente di un governo, quello francese, che non comandava più in questa zona.
Lord Bentick, a capo delle truppe britanniche, si complimenta con la città e i novesi per aver salvato il sale dagli artigli dell'aquila francese ma richiede che esso sia consegnato alle sue truppe insieme al tabacco, promettendo però una somma di denaro che sarà riservata ai Novesi su una percentuale dei ricavi della vendita dello stesso.
La promessa fu mantenuta e i soldi che la città di Novi ricevette dagli inglesi furono destinati all'ammodernamento dell'acquedotto cittadino, i cui lavori terminarono nel 1816, e alla costruzione di quella che noi conosciamo oggi come "la fontana del Sale".
Per quest'ultima venne chiamato a Novi l'architetto Benedetto Cervetto di Genova che propose al Comune più progetti: tra i tanti fu scelto quello che vediamo ancora oggi con una grossa vasca centrale con due vasche  esterne sormontate con due mascheroni con altrettanti rubinetti, una vasca più piccola sopra  e sulla sommità della fonte un pastore dalla cui zampogna si innalzava uno zampillo d'acqua.
L'opera fu portata a compimento nel 1823.
I novesi vanno molto fieri della bontà dell'acqua che scaturisce da questa fontana, tanto che c'è addirittura un proverbio che recita "Stemu atainti che chilé u-n baiva l'egua da Culegiota, durèstu u-nva pù via da Nove" (stiamo attenti che quel tipo non beva l'acqua della Colleggiata, altrimenti non va più via da Novi): il tutto da riferirsi ad una persona forestiera non gradita che se avesse scoperto la bontà dell'acqua non sarebbe più andata via dalla cittadina.







4. La fontana di Piazza San Pietro

Davanti alla Chiesa di San Pietro, nell'omonima piazza, si trova una piccola fontana: su una base squadrata ornata da un piccolo mascherone, si erge una colonna sormontata da una vasca rotonda con al centro un putto su un delfino munito da zampillo.
L'autore di questa fontana è lo scultore novese Michele Sansebastiano (1853-1903): proveniente da una famiglia di scultori, compì i suoi studi all'Accademia Linguistica di Genova per poi affinare la sua arte nella bottega fiorentina del Rivalta.
Di entrambi ci rimangono molte opere nel Cimitero genovese di Staglieno.
Qualche anno fa il putto fu oggetto di atti di vandalismo che lo danneggiarono gravemente: quello che vediamo oggi è una copia dell'originale.

 
 
5. Le fontane moderne
 
(...continua)

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